sabato 5 settembre 2015

Di revival in revival

Metz – II (2015). Il trio canadese dei Metz è giunto al secondo disco e prosegue per la rotta tracciata fin dall'esordio del 2012, ovvero quella del sapiente e ben riuscito recupero di sonorità prettamente anni novanta. Il loro sound infatti strizza l'occhio ai mostri sacri del Post-Hardcore (Jesus Lizard e Drive Like Jehu) e del Grunge (Nirvana e Mudhoney), senza per questo risultare monotono o eccessivamente caricaturale. Il sound è potente e la produzione lo valorizza pienamente, mentre la composizione è priva di fronzoli e sa andare dritta al punto.







Viet Cong – Viet Cong (2015). I Viet Cong, provenienti anche loro dal Canada, rievocano grandi nomi del Post-Punk, i Wire e i Magazine su tutti, ma al tempo stesso li reinventano alla luce di una marcata propensione psichedelica che consente loro di arricchire la proposta sonora con variegate e interessanti trame chitarristiche. Ne sono un esempio lampante gli undici minuti della traccia conclusiva Death, che si dipanano, attraverso un intricato sferragliare di chitarre lancinanti, in una epica cavalcata finale. 


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