Bad Brains – Rock
For Light (1983). Il miglior
gruppo hardcore di sempre. Punto. In realtà la band è stata
importantissima anche per l'allora imminente Crossover, in virtù delle
spericolate contaminazioni (Metal, Funky, Punk, Reggae) che
caratterizzeranno gli album a venire (soprattutto
I
Against I,
Quickness
e
Rise),
ma i Bad Brains migliori rimangono quelli del primo periodo, quelli
che suonavano velocissimi e rabbiosi, quelli di
Pay
To Cum, Banned In D.C., Attitude e Right Brigade , per
citare solo alcuni dei loro brani più famosi
,
quei quattro Rastaman
di Washington D.C. Che suonavano hardcore, un genere suonato in
prevalenza da bianchi, meglio di qualunque altro bianco in
circolazione.
Rock
For Light ci
offre un'ottima testimonianza di quello che erano i Bad Brains
all'inizio degli anni ottanta: una carica istintiva fuori dal comune,
brani veloci come schegge impazzite, eseguiti con una capacità
tecnica ben al di sopra della media, e rabbia, tanta rabbia, espressa
soprattutto dai testi e dalla voce grintosa di H.R.
Minutemen
– The Punch Line (1981). Più che un disco, un vero e proprio guinness dei primati. 18
brani compressi in 15 minuti di durata. Ciò che non è mai mancato
ai californiani Minutemen è la capacità di sintesi. I brani sono cortissimi
(quasi tutti al di sotto di un minuto) ma perfettamente costruiti, e
senza la benché minima carenza o sbavatura. Dentro questo disco
possiamo trovare una miriade di universi paralleli, un miasma di
generi, stili e contaminazioni: Punk, Hardcore, Funky, Jazz, il tutto
mescolato con uno stile vorticoso e sapientemente guidato dal basso
nevrotico di Mike Watt e da uno stile vocale alquanto grottesco.
X – Under The Big Black Sun (1982). Gli
X nascono alla fine degli anni settanta a Los Angeles, dallo stesso
humus culturale che ha visto nascere grandi band Punk e Hardcore (dai
Fear, ai Germs fino ad arrivare ai Black flag e ai Circle Jerks).
Certo è che, al pari di molte altre band loro concittadine, li
avremmo collocati meglio in un grigio e decadente contesto urbano
piuttosto che sulle assolate spiagge della California.
Il loro è un
Punk tinto di Rock'n'roll e Rockabilly, reso agghiacciante dalla voce
sgraziata e disperata di Exene Cervenka, che si alterna e sovrappone a quella del
fidanzato John Doe. Brani
come
The Hungry
Wolf,
Under The Big
Black Sun,
Because I Do e
The Have Nots
uniscono alla carica trascinante del Punk la corposità blues del Rock'n'roll e del Country in una miscela unica e personale. E c'è
anche spazio per una strampalata ballad (
Come
Back To Me)
ad arricchire la variegata scaletta.
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